Campi estivi

Nei nostri campi seguiamo la rotazione delle colture, una tecnica agronomica fondamentale per non depauperare le preziose risorse del suolo. Ogni specie, infatti, produce effetti diversi sulla qualità del terreno. Le piante più esigenti in termini di nutrienti seguono la concimazione (che avviene a cadenza annuale). Dopo di esse vengono specie più frugali in grado di svilupparsi con le risorse residue. Infine viene seminata una coltura miglioratrice, capace di arricchire il substrato di nutrienti e di migliorarne la struttura e il livello di sostanza organica.

Stagione estiva 2023

Tempo di zucche, l’estate. Per produrre questo frutto così tipicamente autunnale bisogna cominciare presto. Maggio al massimo. E per noi va bene perché si incastra perfettamente nella rotazione colturale di quest’anno, appena successiva alle bulbose che le precedevano e che hanno terminato la propria fioritura in aprile.

E poi tante zucche arrivano a maturazione anche prima dell’autunno. Queste, per esempio, le vedrete quasi pronte già in agosto.

Visto che il terreno arriva da due colture senza fertilizzazione (finocchio e bulbose), prima di trapiantare le zucche si è provveduto a spargere il letame, in modo da ripristinare le riserve di nutrienti.
Anche perché queste piante ne sono molto esigenti. Per forza di cose la loro piantumazione deve seguire in prima battuta la concimazione annuale.

Scopri il contesto del progetto I-Gricolture.

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