Come tutti sapete, le norme attuative per il controllo del contagio da Covid19 sono state prolungate per ulteriori tre settimane, fino al prossimo 3 maggio. Sebbene per la nostra cooperativa garantire un servizio di consegna a domicilio gratuito come quello attualmente in corso sia uno sforzo notevole, abbiamo deciso di continuare questo servizio per chi deve stare a casa. Mollare ora vanificherebbe tutti gli sforzi fatti in tutto questo periodo per dare una risposta a chi non può raggiungerci.

Le modalità per ordini e consegne continuano ad essere quindi le stesse delle precedenti settimane.

Lasciateci però, ancora una volta, ringraziare i nostri dipendenti e di volontari che ogni giorno, ormai da più di un mese, armati di mascherine e guanti, si mettono a disposizione per preparare e consegnare i vostri ordini: a loro va il nostro grazie.

 

La situazione generale creata dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo è molto complessa sotto molti punti di vista, anche per il settore agroalimentare nel suo insieme.

I disagi creati dall’eccezionalità del periodo sono evidenti sia nella produzione, che nei trasporti che nella commercializzazione. Molte aziende agricole hanno carenza di personale a causa dei contagi di COVID-19 oltre che oneri aggiunti per l’applicazione delle nuove norme di sicurezza e distanziamento che si riflettono nell’organizzazione del lavoro e sulle stesse produzioni. A ciò si sommano i problemi della mobilità: i tempi di consegna sono dilatati, non tutti i prodotti richiesti vengono consegnati e le tariffe dei trasportatori sono alquanto aumentate per diversi motivi.

A queste condizioni, che investono tutti i comparti merceologici nazionali e internazionali e che impattano sull’economia del Paese, si aggiungono quelli che normalmente sono le dinamiche specifiche di un mercato ortofrutticolo come il nostro. Come sapete, siamo in un periodo dell’anno in cui stiamo esaurendo i prodotti tipicamente invernali per andare verso quelli prettamente estivi: pomodori e fragole per citarne solo due. Ebbene, il meteo nella scorsa settimana al centro sud non è stato dei migliori; mentre sui campi di Areté splendeva il sole con temperature decisamente alte per il periodo, nella parte bassa dello stivale le temperature sono improvvisamente scese rispetto alla norma. Questo ha fatto sì che la maturazione e la conseguente raccolta di ortaggi e frutti venissero ritardate. Un altro dato che contribuisce a modificare i prezzi è la mancanza di manodopera stagionale, argomento trattato con vigore anche dai media.

 

Abbiamo voluto darvi una panoramica schietta e trasparente di ciò che sta succedendo anche dal punto di vista economico nel nostro settore.

Areté, come tutte le attività, deve, per forza di cose, adeguarsi alle oscillazioni che il mercato evidenzia, ma questo viene fatto ogni settimana cercando di limitare il più possibile le oscillazioni in alto dei prezzi. Invece, per la verdura prodotta direttamente nei nostri campi, Areté si è impegnata a non modificare i prezzi per alcune settimane, come avrete ben riscontrato nelle vostre spese: un modo per essere più vicini alle famiglie e a tutti i nostri i clienti in questo momento di difficoltà che ci auguriamo passi velocemente.